Reiki e Sciamanesimo
La Meditazione del Gufo
Una delle entità più importanti dello sciamanesimo è l’Animale Guida che in alcune tradizioni è chiamato Animale di Potere o Animale Totem. È l’incarnazione in cui si è realizzata la presenza dello Spirito dell’animale sulla Terra, dotato di particolari poteri a cui l’uomo, nelle varie culture sciamaniche, ha attribuito un profondo significato simbolico.
Un Animale di Potere non è un’entità esterna, bensì una connessione energetica con la nostra Fonte Spirituale e la sua presenza contribuisce a rafforzare l’energia fisica ed emozionale, oltre a vigilare sullo stato mentale e spirituale.
Fin dai tempi più remoti, la sua missione sulla Terra è stata, ed è, di guidare e di dare assistenza agli Uomini. Chiunque poteva appellarsi al proprio Animale Totem per ricevere preziosi consigli e il Gufo, potente rapace notturno, era uno dei principali animali al quale veniva attribuita l’abilità di accompagnare lo sciamano verso l’intima unione con lo Spirito attraverso la meditazione interiore.
Per questa caratteristica di dormire di giorno e vegliare di notte, il Gufo viene associato alle forze oscure della natura, alla sapienza, alla profezia, all’occultismo e all’inconscio. È sempre stato onorato fin dall’antichità, soprattutto dagli Sciamani che, come lui, viaggiando nell’oscuro e invisibile mondo dello Spirito, vedono l’avvenire e le intenzioni nascoste degli altri.
Un vero e proprio Cammino Iniziatico che conduce dall’Oscurità alla Luce. Perciò, il Gufo è uno degli Animali di Potere con cui sono più connessi.
La “Sostituzione degli Occhi” è un Rito sciamanico antichissimo, estremamente potente ed efficace, durante il quale gli Sciamani, per aumentare i loro poteri, sostituiscono lo Spirito di una loro parte del corpo (occhi, cuore, mani, ecc.) con quella corrispondente di uno Spirito Animale.
È grazie a questa qualità che le Anime dei defunti vengono riportate in Cielo durante le ore notturne ed è per questo motivo che il Gufo è spesso considerato un animale psicopompo, cioè che conduce le loro Anime al trapasso verso la Luce.
Oltre a questa importante funzione di viaggiare tra realtà e aldilà, che avviene durante il tempo della notte, il Gufo possiede anche la capacità di accedere al tempo dei sogni e delle intuizioni: anch’esse importanti qualità molto ricercate dagli sciamani.
Se nella vostra vita appare un Gufo in volo, fate attenzione perché vi sta avvertendo che attorno a voi si aggira una persona ingannevole, oppure vi sta dando la forza di valutare se alcune scelte vi possono esporre a possibili rischi.
Non esitate a chiamate l’energia del Gufo se vi sentite confusi nel prendere una decisione o se la nebbia e la foschia vi stanno oscurando la possibilità di guardare oltre le apparenze e di essere voi stessi.
La tradizione del Reiki ci insegna la tecnica più antica per connetterci con lo Spirito ed è quella di portare le mani in posizione di preghiera, avvicinandole al Chakra del Cuore per entrare in risonanza con la sua
vibrazione, per armonizzare le frequenze del corpo e della mente, per aprire la via del Cuore e lasciar scorrere l’energia Universale dentro di noi.
Così, l’energia del Gufo, unita a quella del Reiki, infonderanno sicurezza e ci doneranno la prudenza e la saggezza per orientare il nostro cammino attraverso qualsiasi forma di oscurità.
Il modo migliore per connetterci con le due energie è attraverso la meditazione e quella che segue può essere considerata una linea guida alla quale ognuno di noi è libero di aggiungere un tocco personale.
Il Gufo sta aspettando di essere chiamato, ma dobbiamo vincere la paura di vedere la verità nelle situazioni difficili, perché la “Sostituzione degli Occhi” è, insieme alla Sostituzione del Cuore, la più importante tra le Sostituzioni Spirituali Sciamaniche.
Meditazione Reiki con l’energia del Gufo
1. Recati in un luogo sicuro, in casa o all’aperto, delimita il tuo Spazio Sacro con delle pietre e purificalo tracciando i simboli del Reiki.
Accendi una candela, diffondi una musica che richiami i suoni della natura oppure dolce e rilassante, possibilmente con riprodotto il verso del Gufo; ma va bene anche una musica che ascolti abitualmente durante le tue meditazioni.
2. Immagina di immergerti in una bolla di luce bianca, protetta dall’alto con i quattro simboli Reiki (con i primi tre simboli per chi ha il 2° livello), che ti avvolgeranno e proteggeranno il tuo Spazio Sacro per l’intera sessione di meditazione.
3. Traccia su te stesso il 1° simbolo per richiamare l’energia, il 2° simbolo per armonizzare la mente e le emozioni, il 3° simbolo per connetterti al di fuori del tempo e dello spazio, il 4° simbolo per raggiunge velocemente Anahata, il 4° Chakra, quello del Cuore.
4. Esponi al Gufo il motivo per cui lo hai chiamato a te.
Ad esempio, potresti semplicemente dire:
“Grazie per esserti manifestata Energia del Gufo, ti do il benvenuto a braccia aperte nel mio Spazio Sacro nel quale vorrei ascoltare qualsiasi messaggio tu sia disposta a portarmi per migliorare il senso della mia vita e vedere la verità in tutte le situazioni.”
Oppure potresti dire:
“Grazie per esserti manifestata Energia del Gufo, mi sento bloccato con… (descrivi la tua situazione). Ti prego di aiutarmi a vedere oltre l’oscurità. Sono pronto ad ascoltare la tua saggezza a braccia aperte.”
5. Dopo aver descritto il tuo desiderio (l’obiettivo) o la tua intenzione (come vorresti raggiungerlo), rimani nello Spazio Sacro, rilassati, acquieta la mente e inizia a meditare per 10-20 minuti.
6. Quando senti che la tua meditazione sta per terminare, porta lentamente l’attenzione su di te e cerca di percepire la presenza del corpo; quindi, muovi delicatamente le dita delle mani e dei piedi, stendi lentamente le braccia e le gambe, apri gli occhi e prenditi il tempo necessario per alzarti. Infine, traccia su te stesso un grande 1° simbolo e ringrazia l’Energia del Reiki e del Gufo per averti assistito durante la meditazione.
7. Scrivi tutte le informazioni che hai ricevuto durante questa esperienza.
Anche se ti sono apparse solo immagini, puoi cercarne la simbologia e trovare il significato del messaggio che rappresentano. Potresti non riuscire a capirlo subito, oppure non sentire il bisogno di approfondirlo, ma non arrenderti perché, spesso, la sua essenza è già entrata nella tua Anima ed è da lì che arriverà quando sarai pronto ad accoglierla.
Vivete questo momento come se fosse il Giorno del Ringraziamento e ricordate di celebrarlo ogni volta che sentirete emergere un nuovo messaggio dal Bambino Interiore.
Questo rito vi aiuterà a sentire il Soffio dello Spirito, a veder diradare la nebbia e la foschia, così il cammino della vostra Vita si mostrerà in tutta la sua trasparente luminosità.