Connettersi con le Guide spirituali
Succede sempre più spesso che
alcuni genitori stimolino i figli a percepire l’energia dell’ambiente in cui
vivono. Ma per molti bambini è del tutto naturale riconoscerla, al punto da
vederli giocare con gli angeli attraverso il loro amico immaginario e senza
alcun aiuto esterno.
Sappiamo che durante l’infanzia
era normale dialogare con gli amici invisibili, perché offrivano protezione,
comprensione e aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà. Tuttavia, ci sono
bambini che dimostrano un certo disagio a parlarne, probabilmente perché
incalzati dai genitori con frasi del tipo “smettila di fare lo stupidino”, in quanto le
consideravano abitudini pericolose, vicine alla stregoneria, allo spiritismo e
perfino all’inizio di una possibile malattia mentale “profetizzata” dal
pediatra di famiglia.
Oggi, ci sono molte persone che
ammettono di essere in contatto con le proprie Guide spirituali e di fidarsi di
loro come saggi consiglieri e amici, per cui non è più un’idea così insolita
essere aperti su questo tema, anche se talvolta continua a esserci una certa
diffidenza per evitare di esporsi al giudizio degli altri.
Tutti abbiamo delle Guide, ma
alcuni di noi non hanno la sensibilità di percepire gli stimoli e le
informazioni che provengono dall’Universo, condizione indispensabile per aprire
il Cuore al fluire dell’energia cosmica e, con essa, a tutte le Entità che ci
guidano e ci sostengono nel corso della vita.
Le Guide possono manifestarsi
attivando stimolazioni visive nella mente, con immagini che appaiono
nell’occhio interiore, quello dell’Anima (immaginazione) o accentuando la
percezione di ciò che gravita nell’ambiente (chiaroveggenza).
Talvolta inviano una musica
celestiale dal nulla, una voce incorporea che fornisce all’orecchio o alla
mente suggerimenti utili per risolvere una situazione o un messaggio amorevole:
è la chiaroudienza.
Alcune persone possono avere la
sensazione di essere toccate o sfiorate pur essendo sole, sentire il profumo di
fiori o di altre essenze in un ambiente privo degli uni e delle altre,
percepire all’improvviso emozioni fugaci e inaspettate, come gioia,
eccitazione, comprensione: è la chiarosenzienza.
Comunque, sono vari i modi con
cui le nostre Guide si connettono per inviare informazioni, emozioni e
sollecitazioni e, talvolta, lo fanno anche attraverso una combinazione di
queste.
Per praticare Reiki, non è
necessario sentirsi connessi alle Guide spirituali o consapevoli della loro
presenza anche se, molto spesso, i neofiti provano disagio se ciò non accade.
In questo caso, è possibile che
non abbiano ancora attivata la sensibilità per percepire queste presenze, come
pure potrebbe esserci qualche vecchio blocco psicologico o emozionale nei
confronti delle Entità spirituali o semplicemente che non siano stati informati
di questo importante aspetto.
Quindi, non preoccupatevi se
state vivendo questo momento particolare con apprensione perché, col tempo e la
pratica costante, tutti riuscirete a vivere una fantastica esperienza. L’importante
è mantenere l’intenzione di volersi connettere, o ri-connettere, con le vostre
Guide nel modo più appropriato alle vostre esperienze di vita e nei tempi che
riterrete necessari per crescere.
Dentro ciascuno di noi c’è la
capacità di entrare in contatto con l’amico immaginario della nostra infanzia,
quel compagno di viaggio che ora sappiamo chiamarsi Sé Divino, Guida
Spirituale, Angelo Custode, Saggezza Universale, Archetipi dello spirito, ecc.:
un contenitore inesauribile di Conoscenza e Saggezza, che sa dare tutte le
risposte a tutte le domande.
Tuttavia, per accoglierlo bisogna
avere la forza di aprire un varco nella corazza esistenziale e accettare la sua
presenza con fiducia, ma soprattutto senza aspettative. Questa è la condizione
per sentire nel Cuore le risposte alle nostre domande, dando il tempo
necessario perché quelle sensazioni trovino le parole per raccontarsi.
Il diario dei sogni, sul quale
trascrivere al risveglio il sogno appena fatto, è il metodo migliore per
cominciare a comprendere il linguaggio dell’Anima. È qualcosa di più di un
semplice diario: è un modo di vivere attraverso le parole, perché spesso i
messaggi che riceviamo durante il sonno sotto forma di sogni, sono il risultato
di un dialogo tra il nostro subconscio e le nostre Guide spirituali.
Consultando questo diario
impariamo a interpretare gli avvenimenti e coglierne, dietro le apparenze, il
significato profondo che rende importante tutto ciò che accade nella vita. È
sufficiente concentrare l’attenzione su ciò che sta dentro alle parole, anziché
su ciò che è fuori, e lasciare che le sensazioni prendano il posto delle
illusioni del sogno.
Evitiamo di usate tablet,
computer o smartphone per scrivere i nostri sogni, andrà bene un semplice
quaderno, purché piaccia la sua forma e il colore e sia piacevole toccarlo e
sfogliarlo.
Inoltre, cerchiamo di usate
preferibilmente il tempo presente nella descrizione del sogno perché, anche se
ci appaiono immagini del passato o senza tempo, esse si riferiscono sempre
all’oggi, alla situazione che stiamo vivendo in questo momento e per la quale
ci sono comparse
Infine, non aspettiamoci di veder
comparire qualcuno o qualcosa davanti a noi, dal momento che non sempre le
entità spirituali hanno sembianze umane, ma dialogano con simboli che vengono
dalla natura o da altre dimensioni. Quindi, evitiamo di guardare soltanto con
l’occhio della mente.
“Apriamo quindi gli occhi del Cuore, affinché
le nostre scelte e le nostre “creazioni” siano migliori. Più chiare, più
luminose, più consapevoli, più volte al bene, più staccate dall’ego, più
portatrici di Equilibrio e Armonia. Scopriremo con sorpresa che le soluzioni ai
problemi più difficili sono invece alla nostra portata. La fatica maggiore è
quella di distaccarsi dall’ego, dagli occhi bui della mente, per affidarsi con
fiducia ai bianchi Occhi del Cuore” (Tratto
da “Gli occhi della mente, gli occhi del cuore” di Gabriele Frigerio)