Reiki e l’Equinozio di Primavera
Con l’arrivo della primavera la Natura riprende un’intensa attività: le piante iniziano a fiorire, le giornate si allungano, l’aria è più tiepida, i ghiacciai si sciolgono e in molti animali si attiva l’istinto di accoppiarsi. Come per ogni cambio di stagione, anche l’Equinozio di Primavera rappresenta un momento delicato per il nostro organismo a causa delle variazioni repentine della temperatura dell’aria e della sua umidità relativa.
Questi cambiamenti climatici mettono in difficoltà l’organismo perché, non riuscendo ad adeguarvisi altrettanto rapidamente, altera la produzione di alcuni ormoni che può rivelarsi carente o eccessiva rispetto alle esigenze dell’organismo, oltre a provocare disagi emotivi e disturbi fisici: il cosiddetto “mal di primavera”.
La mancanza di luce, caratteristica dell’inverno, stimola il corpo a sintetizzare più melatonina, l’ormone che regola il ciclo del sonno e della veglia; ma con l’avvicinarsi della primavera, le giornate si allungano e la luce del sole si intensifica, causando la riduzione della produzione di melatonina e iniziando la produzione di serotonina, l’ormone del buon umore e della vigilanza.
In questo periodo di transizione, le giornate si allungano di circa 4 minuti, che corrispondono a circa mezz’ora di luce alla settimana.
Anche in questo caso, il corpo non riesce ad adattarsi altrettanto velocemente al modificarsi dell’intensità luminosa e, quindi, è costretto a consumare molte energie prima di produrre la giusta quantità di serotonina, la cui carenza è causa di stanchezza, depressione, attacchi di panico, insonnia, mal di testa, ipertensione, ansia.
Il nostro attuale stile di vita, povero di luce naturale, influenza ancora di più questo fenomeno.
I primi fiori che sbocciano in primavera sono di colore giallo.
Il giallo è il colore del plesso solare e corrisponde al Chakra delle emozioni, il 3°.
Da “Reiki Tradizionale Giapponese: 1° e 2° livello” di Massimo Medoro
“Nella Medicina Tradizionale Cinese, le funzioni organiche e viscerali sono classificate secondo la Legge dei Cinque Elementi, di cui uno centrale, la Terra, e quattro periferici: l’Acqua, il Legno, il Fuoco e il Metallo. Queste funzioni sono in relazione con il ciclo annuale stagionale e ricevono la qualità dell’energia specifica di ciascuna stagione. La Legge dei Cinque Elementi è soltanto uno schema indicativo che dà una visione d’insieme ai rapporti e alle relazioni che intercorrono tra gli organi e i visceri. Infatti, il termine Elementi è una cattiva traduzione di Xing che significa movimento, processo, manifestazione. Quindi, non devono essere intesi come costituenti materiali della Natura o entità anatomiche, ma come delle qualità dinamiche che la influenzano.
Per la Legge dei Cinque Elementi la Primavera corrisponde al Ciclo del Legno.
Si realizza nel Fegato, come organo, e nella Vescica Biliare, come viscere. Il Fegato ha in sé il movimento del Legno, il suo modo è quindi il venire alla superficie, il flettersi e il raddrizzarsi con elasticità. Coordina la circolazione dei fluidi e attua questa funzione specialmente nei riguardi delle attività mentali ed emozionali, nonché nei riguardi delle attività di assimilazione digestiva e della successiva distribuzione del nutrimento energetico a tutto l’organismo.
Il Legno rappresenta l’inizio, l’esteriorizzazione e la nascita, lo sviluppo e la salita. È vento di vita, attività copiosa e diversificata, elastica e fluida. È movimento di espansione. In disarmonia, diviene estroversione eccessiva, tensione, contrazione, trafittura.”
Quindi, l’elemento Legno fornisce la forza per cambiare e andare avanti. È la fase di avvio dell’azione, della crescita e della risalita che conducono alla fonte di nuove idee, di nuovi pensieri, della speranza e del cambiamento, come sorgente di arricchimento nelle relazioni.
L’energia del Legno si concretizza in una funzione alla quale partecipa, tra l’altro, il Fegato che, come abbiamo visto, concretizza in sé la sua energia.
Oltre alla correlazione con le funzioni somatiche, ogni elemento simboleggia anche funzioni sensoriali ed emozionali, per cui se l’energia fluisce armoniosamente avremo più coraggio, che letteralmente significa “avere Cuore”.
Così emergeranno quelle caratteristiche fisiche, psichiche e morali che permettono di non indietreggiare di fronte ai pericoli e di vincere la paura, senza cercare la sfida a tutti i costi, ma con la consapevolezza che le vere battaglie imposte dalla vita non possono essere evitate.
Se l’energia del Fegato ristagna e non fluisce liberamente, sarà più frequente sperimentare la collera. È l’emozione negativa maggiormente correlata alla funzione del Fegato e comprende, per esempio, forti sentimenti di esasperazione, furore e ira, oppure fastidio, impazienza, frustrazione e risentimento.
Sebbene la collera sia generalmente considerata negativa, dovrebbe essere vissuta come il motore dei nostri cambiamenti, che ci dà la forza di lottare per raggiungere un obiettivo, per realizzare ciò che sentiamo di amare, di desiderare, ma che qualcuno o qualcosa ce lo impedisce.
Quindi, quando è appropriata, la collera si può considerare un’emozione umana assolutamente normale, prevedibile, a volte utile o addirittura salutare. Tuttavia, se è fuori controllo, si trasforma in un piccolo mostro che ci divora dall’interno e che lentamente ci distrugge.
Ecco perché Micao Usui, nell’elencare i Cinque Principi fondamentali del Reiki, inizia con “Solo per oggi, non arrabbiarti.”
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La sacralità dell’Equinozio di Primavera, con le ore del giorno uguali a quelle della notte, richiama l’importanza di trovare il giusto equilibrio nella nostra vita, una qualità che ci avvicina ai principi del Taoismo, per il quale la ruota dello Yin e dello Yang, il Tao, rappresenta l’armonia degli opposti: una antichissima teoria per la quale tutto in Natura è il risultato di due forze contrarie e al tempo stesso complementari, che ci guidano a riconoscere le cose in un modo nuovo e sentire davvero la connessione con il Tutto.
La pratica del Reiki ci permette di raggiungere questo stato di unità.
Rituale per l’Equinozio di Primavera
Durante l’Equinozio di Primavera si apre davanti a noi un portale energetico molto ampio, grazie al quale potremo cogliere l’opportunità per chiedere all’Universo e alla Madre Terra di aiutarci a trasformare le nostre intenzioni in realtà, a far emergere i nostri desideri più cari, a darci la forza di seguire le nostre aspirazioni più profonde.
È giunto il momento di piantare il nostro seme, quello di un progetto che vogliamo nutrire e veder crescere.
Preparazione dello Spazio Sacro
1. Dopo aver individuato un luogo tranquillo all’aperto o in casa, tracciate un cerchio, oppure immaginate che ci sia, e iniziate a preparare al suo interno un piccolo Altare segnando i 4 punti cardinali.
2. Posizionate l’incenso a nord, una candela nera a ovest e una bianca a est, come a formare un triangolo equilatero; aggiungete dei cristalli connessi con i Chakra inferiori (neri, rossi e arancione) che, insieme alla meditazione, vi aiuteranno a sentire come il riposo invernale si trasformerà in azione. Infine, allestite l’Altare seguendo la vostra tradizione o le vostre preferenze.
3. Per preparare il luogo al rito, accendete l’incenso, diffondete una musica per meditare (meglio se a 432 hertz), tracciate i simboli Reiki che conoscete e costruite il Ponte di Luce, se lo sapete fare.
4. Trovate una posizione comoda, stabile e rilassata, davanti all’Altare, quindi fate alcune inspirazioni profonde attraverso il naso per acquietare il ritmo del respiro e rilassare i muscoli dell’addome.
Se conoscete lo Yoga, fate la respirazione a narici alternate che permette di eliminare i ristagni di energia nel corpo e di equilibrare i due canali energetici: Ida e Pingala. In questo modo viene purificato il canale energetico più importante, Sumshumna nadi, che si scorre lungo la colonna vertebrale.
Il rituale
5. Quando vi sentite pronti, prendete la candela bianca e portatela con entrambe le mani vicino al Cuore.
6. Chiudete gli occhi e immaginate di percepire il calore dell’Estate, il bianco accecante della Luce, l’azzurro infinito del Cielo.
7. Siete all’interno della metà luminosa della Ruota e ne percepite l’essenza: è la vostra Luce che si manifesta e che sentite di Amare intensamente.
Quando siete consapevoli che questa Luce vi appartiene, aprite gli occhi, osservate la candela tra le vostre mani mentre la innalzate al Cielo: riponetela sull’altare e accendetela.
8. Avvicinate alla candela le mani a coppa e recitate:
Il potere della Luce si è manifestato attraverso la tua fiamma.
Ora il calore, lo splendore, il bianco e l’alba sono alla mia destra.
Quindi rimanete in raccoglimento per un po’ su questo pensiero.
9. Avvicinatevi alla candela nera, prendetela con entrambe le mani e portatela vicino al Cuore.
Chiudete gli occhi e concentratevi sull’Oscurità, sul gelo dell’Inverno, sulle profondità degli abissi, fino a percepire l’essenza della metà oscura della Ruota.
Quando siete consapevoli della forza dell’Oscurità, aprite gli occhi e osservate la candela tra le vostre mani per riconoscere il suo potere.
Abbassate la candela verso la Terra e soffermatevi qualche istante, per poi riporla alla sinistra dell’Altare e accenderla.
10. Avvicinate le mani a coppa verso la fiamma e recitate:
Il Potere dell’Ombra si manifesta attraverso la tua fiamma.
Ora l’oscurità, il gelo, il nero e il tramonto sono alla mia sinistra.
Rimanete in raccoglimento per un po’ su questo pensiero.
11. I Poteri della Luce e dell’Ombra si sono manifestati ed è arrivato il momento di accettare l’equilibrio in cui essi si trovano.
12. Aprite le braccia e, con i palmi rivolti verso l’Altare, avvicinate la mano destra alla candela bianca e la mano sinistra a quella nera, con l’intenzione di creare un ponte energetico per connettervi contemporaneamente alla Luce e all’Ombra.
Chiudete gli occhi e concentratevi sulla presenza dei due Opposti Cosmici.
Sorgerà in voi la consapevolezza che i poteri della Luce e dell’Ombra si sono manifestati ed è arrivato il momento di accettare l’equilibrio in cui essi si trovano.
13. Quando vi sentite pronti, recitate:
L’Ombra e la Luce, il Nero e il Bianco, il Silenzio e il Canto, il Tramonto e l’Alba sono in
Equilibrio.
Mi unisco all’equilibrio dell’Equinozio di Primavera e mi lascio cullare dalle Maree dell’Ombra e della
Luce.
La forza dell’Amore ha spezzato tutte le catene e il potere dell’Inverno si inchina alla nascente
Primavera.
14. Restate in meditazione per tutto il tempo necessario ad ascoltare il ritmo dell’Equilibrio Cosmico e armonizzarvi con esso.
15. Il Rito è terminato. Ringraziate le entità che vi hanno accompagnato durante il rituale e procedete con le eventuali operazioni di chiusura richieste dalla vostra tradizione o dalla vostra pratica abituale. Lasciate che le candele si consumino completamente.
Auguro a tutti voi un bellissimo Equinozio di Primavera,
pieno di Luce, Amore e Pace.